Bitcoin e tasse in Ticino – Una guida orientativa per risparmiatori consapevoli e imprese responsabili

Riassunto

Anche in Ticino, Bitcoin viene sempre più percepito come riserva di valore, forma di previdenza privata e alternativa monetaria credibile. Ma come si comporta il sistema fiscale attuale di fronte a uno strumento che sfugge alle sue logiche tradizionali? Questo articolo offre una panoramica sul trattamento fiscale di Bitcoin nel Cantone Ticino – sia per le persone fisiche sia per le imprese. Vengono affrontati gli aspetti legati alla dichiarazione patrimoniale, alla distinzione tra uso privato e attività professionale e alle implicazioni contabili per le aziende. Il tutto viene interpretato alla luce della Scuola Austriaca di economia, che considera Bitcoin non come speculazione, ma come espressione di responsabilità, libertà e risparmio a lungo termine.

Bitcoin nel patrimonio privato: cosa è imponibile?

Nel sistema fiscale svizzero, e quindi anche in Ticino, Bitcoin è considerato un bene patrimoniale imponibile per le persone fisiche. Al 31 dicembre di ogni anno, i saldi in Bitcoin devono essere dichiarati nella dichiarazione d’imposta.

Valutazione

Il valore da indicare si basa sul corso ufficiale in franchi svizzeri pubblicato annualmente dall’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC), valido per tutti i cantoni.

Aliquota

Nel Cantone Ticino, l’imposta sulla sostanza varia a seconda del comune di domicilio e si colloca generalmente tra lo 0.2 % e lo 0.5 % del valore netto dichiarato.

Plusvalenze

I guadagni da vendita sono esenti da imposta, purché derivanti da un’attività privata e non professionale.

Questo trattamento rende la Svizzera – e il Ticino in particolare – un luogo fiscalmente vantaggioso per chi intende detenere Bitcoin come forma di risparmio stabile e responsabile.

Tuttavia, permane una contraddizione: conservare valore viene tassato, mentre la perdita di potere d’acquisto del denaro fiat non lo è. Questo dimostra quanto sia radicata la logica del sistema debole, dove la stabilità è penalizzata e il deterioramento è dato per scontato.

Quando l’attività privata diventa professionale?

Non tutte le attività legate a Bitcoin vengono considerate “private”. L’autorità fiscale può riconoscere un’attività commerciale in presenza di determinati fattori.

Frequenza delle transazioni

Numerosi acquisti e vendite in un arco di tempo ristretto.

Uso di capitale di terzi

Impiego di leva finanziaria o credito.

Reinvestimento dei guadagni

Utilizzo sistematico degli utili per nuove operazioni.

Comportamento simile a quello di un trader professionale

Organizzazione, metodo e aspettative di profitto.

Se ricorre uno o più di questi criteri, i profitti ottenuti possono essere soggetti all’imposta sul reddito e anche a contributi sociali (AVS, AI, LPP ecc.).

Secondo la Scuola Austriaca, questa distinzione è artificiale: risparmiare non è un sospetto da chiarire, ma una virtù da riconoscere. Il fatto che la semplice conservazione di potere d’acquisto possa essere considerata attività professionale rivela l’impostazione profondamente fiat-centrica del nostro sistema fiscale.

Come dichiarare Bitcoin in Ticino

Nel Cantone Ticino, la dichiarazione d’imposta avviene tramite il portale digitale FISCALITÀ oppure in formato cartaceo.

Dove dichiarare

Bitcoin va inserito nella sezione “altri beni patrimoniali (altri averi)”.

Informazioni necessarie

– quantità precisa detenuta al 31 dicembre

– corso ufficiale dell’AFC

– documentazione della provenienza (wallet, exchange, storico transazioni)

Una dichiarazione accurata è consigliata, anche perché sempre più piattaforme condividono dati con le autorità fiscali internazionali. Chi possiede Bitcoin non ha nulla da nascondere, ma deve essere consapevole di agire in un sistema che non premia il risparmio, ma lo misura e lo controlla.

Bitcoin nel bilancio aziendale: cosa deve sapere un’impresa ticinese

Se un’azienda detiene Bitcoin, questi entrano nel bilancio come attivo – a seconda dell’intento, possono essere registrati come attivo circolante (per attività di trading) o immobilizzazione finanziaria (per riserva).

Imposta sull’utile

i guadagni da cessione di Bitcoin sono imponibili. In Ticino, l’aliquota combinata (federale + cantonale) per le società si aggira attorno al 18.2 %. Anche gli aumenti nominali dovuti a svalutazione della moneta fiat vengono tassati – un approccio in netto contrasto con la natura stabile di Bitcoin.

Imposta sul capitale

l’intero capitale proprio dell’azienda, inclusi i Bitcoin detenuti, è soggetto a imposta patrimoniale annuale. A Locarno, per esempio, il tasso attuale è intorno allo 0.25 %. La tassa è dovuta anche in assenza di vendita: una forma di pressione fiscale sulla sola detenzione di valore.

IVA

Bitcoin è esente da IVA. Tuttavia, se un prodotto o servizio viene venduto in cambio di Bitcoin, il valore dell’operazione deve essere convertito in franchi e soggetto a IVA, come se fosse stato pagato in moneta fiat.

Stipendi in Bitcoin

pagare salari in Bitcoin è lecito, purché il dipendente sia d’accordo. Il valore in franchi svizzeri al momento del pagamento costituisce la base per il calcolo dei contributi sociali. Il mezzo cambia, ma la logica fiscale resta ancorata al sistema debole.

Esempio pratico: una strategia di risparmio aziendale

Una Sagl con sede a Locarno acquista nel marzo 2022 5 Bitcoin a CHF 37’000 ciascuno (totale CHF 185’000). Nel dicembre 2025 ne vende 2 a CHF 120’000.

Provento da vendita

CHF 240’000

Costo d’acquisto

CHF 74’000

Utile lordo

CHF 166’000

Imposta sull’utile (18.2 %)

CHF 30’212

Imposta sul capitale (0.3 % stimato)

CHF 720

Utile netto dopo imposte

CHF 135’068

Durante gli anni precedenti alla vendita, l’azienda ha comunque dovuto pagare annualmente l’imposta sul capitale, calcolata sul valore di mercato crescente dei Bitcoin, senza aver realizzato alcun guadagno. Un meccanismo che anticipa la tassazione su ricchezza non ancora espressa, basandosi su valutazioni contabili e non su entrate effettive.

Secondo la logica fiat, questo è normale. Ma per una moneta stabile come Bitcoin, è un’anomalia.

Conclusione: risparmiare è un atto di responsabilità, non un reato fiscale

Il Ticino offre un contesto giuridico chiaro e relativamente favorevole a chi desidera detenere Bitcoin – sia come persona fisica che come impresa. Ma l’impianto fiscale rimane profondamente ancorato a una visione debole della moneta, in cui l’inflazione è strutturale e la conservazione di valore è oggetto di imposizione.

Bitcoin rappresenta un altro modo di intendere il denaro: non come leva di controllo, ma come strumento di libertà. Chi sceglie di risparmiare in Bitcoin, in Ticino come altrove, vive oggi tra due mondi: quello che tassa ciò che cresce – anche solo nominalmente – e quello che premia chi custodisce il futuro.

Nota bene

Questo articolo non costituisce consulenza fiscale. Per una valutazione precisa della sua situazione fiscale riguardo all’acquisto, detenzione o vendita di Bitcoin nel Cantone Ticino – sia come persona fisica sia come azienda – la invitiamo a rivolgersi al suo consulente fiscale o all’autorità fiscale cantonale competente.

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Kevin Quast

Il mio viaggio nel mondo di Bitcoin è iniziato nel 2020 durante una passeggiata invernale con un buon amico, che mi ha parlato con entusiasmo di Bitcoin e della sua visione. Da allora, questo tema non mi ha più lasciato!

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